Nome volgare: Cicogna nera
Nome scientifico: Ciconia nigra (Linnaeus, 1758) (Ordine: Ciconiiformes; Famiglia: Ciconiidae).
Biologia: trampoliere di grandi dimensioni (apertura alare: 170-180 cm), riconoscibile dalla congenere Cicogna bianca (Ciconia ciconia) essenzialmente per la livrea nera, con parti inferiori bianche e caratteristico becco rosso carminio come le zampe. Si riproduce su pareti inaccessibili o grandi alberi all’interno di fitte foreste, costruendo grandi nidi di rami riutilizzati anno dopo anno. Migratrice a lungo raggio, giunge nei quartieri di nidificazione in marzo-aprile per poi ripartire in settembre.
Distribuzione: specie monotipica a distribuzione paleartico-afrotropicale. In Europa la distribuzione interessa la parte orientale del continente (Polonia, Rep. Baltiche, Bielorussia e Paesi Balcanici) e, in minor misura, quella occidentale (Spagna, in particolare), dove l’areale è in recente fase espansiva. In Italia è migratrice nidificante (estiva) di recente immigrazione, con primo caso accertato in Piemonte nel 1994 e successiva comparsa in altre regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Calabria).
Habitat: in Lucania nidifica su pareti inaccessibili, inserite in territori con matrice forestale prevalente, soprattutto nelle vicinanze di corsi d’acqua permanenti che utilizza per l’alimentazione. La specie necessita di territori di nidificazione molto ampi, utilizzati per la nidificazione e per la ricerca alimentare; tra gli habitat preferenziali si segnalano: 8210: Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica; 8220: Pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica; 3280: Fiumi mediterranei a flusso permanente con il Paspalo-Agrostidion e con filari ripariali di Salix e Populus alba; 3250: Fiumi mediterranei a flusso permanente con Glaucium flavum.
Alimentazione: in gran parte ittiofaga, integra la dieta con anfibi, crostacei e grossi insetti.
Consistenza delle popolazioni: la popolazione europea è stimata in stimata tra 6000 e 9000 coppie localizzate soprattutto in Europa orientale e Spagna. La popolazione italiana, in espansione numerica e d’areale, è stimata (2009) in 10-11 coppie, la metà delle quali (5-6 coppie nidificanti nel 2010) concentrate in Lucania, dove il primo caso accertato di nidificazione risale al 2000..
Minacce: disturbo ai siti di nidificazione, arrampicata sportiva, deltaplano. Inquinamento dei corsi d’acqua, opere di regimentazione fluviale, elettrocuzione, impatto con cavi sospesi, abbattimenti illegali.
Conservazione e Protezione: SPEC 3; Dir.Uccelli CEE All I; Berna All II; Bonn All. II; CITES app. I; Part. Prot. 157/92. La specie non è inserita tra quelle cacciabili nella legislazione che regola l’attività venatoria e tutelano la fauna selvatica (Legge Nazionale n. 157/1992)
Bibliografia:
BORDIGNON L. (red.), 2005 – La Cicogna nera in Italia. Parco Naturale del Monte Fenera. Tipolitografia di Borgosesia s.a.s., Borgosesia (VC)
BORDIGNON L., BRUNELLI M., CALDARELLA M., MARRESE M., RIZZI V., VISCEGLIA M., 2010 – La Cicogna nera in Italia. Quaderni di Birdwatching (nuovo corso), 2: 32-36.
BRICHETTI P., FRACASSO G., 2003 – Ornitologia Italiana. Identificazione, distribuzione, consistenza e movimento degli uccelli italiani. 1 Gaviidae – Falconidae. Oasi Alberto Perdisa Editore, Bologna.
CRAMP S., SIMMONS K.E.L., (eds.), 1977 – Handbook of the birds of Europe, the Middle East and North Africa, The Birds of the Western Palearctic. Vol. 1, Oxford University Press, Oxford.
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HAGEMEJIER J.M. & BLAIR M.J., (Eds.) 1997 – The EBCC Atlas of European Breeding Birds: their distribution and abundance. T. & A.D. Poyser, London.
Autori: Caterina V. Coppola, Egidio Fulco