Specie



Gruppo: Piante

Fraxinus ornus (Orniello, ornello, orno, frassino minore, frassino da manna)

Nome scientifico: OLEACEAE – Fraxinus ornus L.

Nome volgare: Orniello, ornello, orno, frassino minore, frassino da manna.

Biologia: Fanerofita arborea e Fanerofita cespugliosa. La fioritura avviene a primavera avanzata (aprile-giugno).

Distribuzione: L'orniello è un elemento submediterraneo-montano, con areale esteso dalla penisola iberica all'Asia minore; in Italia è diffuso e frequente in tutta la penisola e nelle isole a quote medio-basse, potendo salire però nel Meridione d'Italia sino a 1400-1500 metri. In Basilicata si rinviene in modo sporadico nei boschi misti dell’Appennino Lucano, del Vulture e del Pollino. Riferimenti al SIC

Ecologia: In senso lato la specie vegeta su suoli poco evoluti, derivati prevalentemente da rocce carbonatiche, a reazione neutro-basica e con ridotta disponibilità idrica.

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: Codice Corine biotopes  41.75 - Southern Quercus cerris-Q. frainetto woods (Melitto-Quercion frainetto) specie caratterizzante Habitat 91M0: Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere; 91AA*: Boschi orientali di quercia bianca; 9340: Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia.

Minacce:  Nel SIC le minacce sono ascrivibili ad una gestione selvicolturale inappropriata.

Livello di minaccia nel SIC: medio

Conservazione e protezione: : questa entità non figura in direttive o convenzioni internazionali o nazionali. Né regionali.

Sarebbe auspicabile un incremento della caratterizzazione ecologica della matrice forestale, favorendo la presenza di formazioni più mature nelle stazioni adatte ed il mantenimento di  una buona eterogeneità dei soprassuoli boschivi e alto arbustivi.

Verifica ed eventuale adeguamento delle previsioni in campo forestale, al fine di assicurarne la coerenza rispetto agli obiettivi di conservazione.



Brachypodium rupestre (Paléo rupestre)

Nome scientifico: fam. POACEAE – Brachypodium rupestre (Host) Roem. & Schult.

Nome volgare: Paléo rupestre.

Biologia: Pianta erbacea perenne, emicriptofita cespitosa, fiorisce da maggio a luglio.

Distribuzione: subatlantica. In Italia è presente molto diffusa da 0 a 2000 m s.l.m.

Specie calcio fila,  in Basilicata risulta piuttosto comune in prati magri ed ai margini erbacei meso-termofili dei boschi. Indicazioni nel SIC

Ecologia: specie calciofila. La specie si insedia su substrati particolarmente superficiali caratterizzati dalla presenza di calcaree e marna a basse profondità, in versanti esposti a sud o comunque in zone ben soleggiate dove prevale un ambiente di tipo xerico o mesoxerico.

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: Codice Corine 34.74. Praterie montane dell'Appennino centrale e meridionale, codice Habitat 6210(*): Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee)

Minacce: Abbandono delle pratiche colturali quali lo sfalcio e pascolamento con conseguente avanzamento del bosco spontaneo nelle zone marginali con maggiore substrato dove è quindi più facile la colonizzazione delle specie vegetali tipiche nelle prime fasi di evoluzione verso il bosco.

In assenza di una gestione attiva, l’habitat è destinato ad una ulteriore riduzione. La vulnerabilità resta elevata più per motivi naturali che antropici.

Crescenti minacce per le specie legate a tali ambienti sono anche fenomeni di frammentazione ed isolamento.

Livello di minaccia nel SIC: medio

Conservazione e protezione: questa entità non figura in direttive o convenzioni internazionali o nazionali e non appare né rara né minacciata a livello regionale o provinciale.

Sarebbe auspicabile un mantenimento di elevati livelli di diversità del mosaico ambientale, con i diversi stadi delle successioni vegetazionali ben rappresentati (di particolare importanza la tutela di praterie e garighe) ed un miglioramento delle conoscenze sugli aspetti naturalistici attraverso la divulgazione ed il coinvolgimento degli attori locali.

 

 



Paeonia mascula (L.) Miller (Peonia maschio)

PAEONIACEAE - Paeonia mascula (L.) Mill.

Nome volgare: peonia maschio.

Biologia: geofita rizomatosa, presenta fiori molto vistosi tra maggio e giugno, con frutti che ricordano i cappelli da giullare, in estate.

Distribuzione: europea-caucasica. In Italia è distribuita in maniera discontinua. In regione è abbastanza rara e presente con nuclei di pochi individui in stazioni nemorali. Aggiungere notazioni per il SIC

Ecologia: mesofila, vegeta nelle schiarite ed ai margini dei boschi di querce caducifoglie pure (soprattutto cerrete) e miste del piano submontano e montano, tra 400 e 1900 metri di altitudine. È specie indicatrice di lunga continuità ecologica del bosco.

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: 91M0 - Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere”; 9220* - “Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis” (habitat prioritario).

Minacce: modificazioni degli habitat in seguito a ceduazioni o a diradamenti con alterazioni delle condizioni microclimatiche locali, raccolta degli scapi fiorali, calpestio.

Livello di minaccia nel SIC: molto alto (a breve-medio termine) a causa della ridotta frequenza e dell’esigua consistenza della specie.

Conservazione e protezione: è specie protetta della flora lucana ai sensi del DPGR 55/2005 ed inserita nel novero delle specie a protezione assoluta. È contemplata nelle Liste Rosse Regionali delle Piante d’Italia, nelle limitrofe regioni di Calabria e Puglia, rispettivamente nelle categoria delle specie minacciate (EN) e vulnerabili (VU).

 



Populus nigra (Pioppo nero)

SALICACEAE - Populus nigra L.

Nome volgare: pioppo nero.

Biologia: fanerofita arborea caducifoglia, dioica, mediamente longeva (fino a 300 anni); la fioritura precede la foliazione e avviene tra marzo ed aprile, la frutticazione e la disseminazione avvengono a maggio.

Distribuzione: specie paleotemperata, dall’Europa centro-meridionale, all’Asia occidentale, all’Africa settentrionale. Nella penisola italiana è presente in tutte le regioni. In Basilicata è specie abbastanza comune. Aggiungere notazioni per il SIC

Ecologia: specie eliofila e mediamente termofila, vegeta dal piano basale fino a quello montano, da 0 a 1800 metri. Predilige i terreni freschi, profondi e sciolti e quelli periodicamente inondanti, è specie ripariale. Può colonizzare terreni alluvionali ciottolosi e ghiaiosi, non tollera i ristagni d’acqua. Ha discreta capacità di emissioni di polloni radicali, comunque inferiore rispetto a quella delle specie congeneri.

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: 92A0 - Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba

Minacce: eliminazione e/o riduzione degli habitat di pertinenza.

Livello di minaccia nel SIC: medio (a breve-medio termine).

Conservazione e protezione: questa specie non figura nelle convenzioni internazionali o nazionali, né nei provvedimenti di tutela regionali, in quanto abbastanza comune, ma è comunque specie guida per un habitat di interesse comunitario che nel SIC Abetina di Ruoti è alquanto frammentato ed esposto a rischio di eliminazione.