Specie



Gruppo: Piante

Ranunculus omiophyllus (Ranuncolo ederaceo)

RANUNCULACEAE - Ranunculus omiophyllus Ten.

Nome volgare: ranuncolo ederaceo.

Biologia: idrofita radicante, fiorisce tra aprile e maggio e fruttifica in estate.

Distribuzione: occidentale-mediterranea ed atlantica. Presente in alcune regione dell’Italia meridionale dalla Campania alla Sicilia, anche se con frequenza molto ridotta. È stato in precedenza segnalato per la Basilicata, in poche località dell’Appennino lucano centrale, nei territori di Balvano e Muro Lucano, non distanti dal sito di Monti Foi. Aggiungere notazioni per il SIC. Nel SIC di Monti Foi, il ranuncolo ad inizio primavera ricopre con spettacolari tappeti fioriti lo specchio di un bacino d’acqua, ampio poche decine di metri quadri, stagionalmente inondato e drenato da un piccolo ruscello.

Ecologia: specie dulcacquicola legata in particolare a corsi d’acqua a lento deflusso, fossi e paludi, dal piano basale fino a quello montano. I limiti altimetrici riportati in letteratura vanno da 0 a 1000 metri, ma nel caso di Monti Foi la quota massima si eleva a circa 1200 m s.m.

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: 3260 - Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho-Batrachion.

Minacce: degradazione e/o eliminazione dell’habitat di pertinenza, pascolo, variazioni del regime idrologico e del deflusso.

Livello di minaccia nel SIC: molto alto (a breve-medio termine).

Conservazione e protezione: questa specie non figura nelle convenzioni internazionali o nazionali, né nei provvedimenti di tutela regionali, ma è comunque meritevole di grande attenzione in quanto specie rara sul territorio nazionale oltre che su quello regionale.



Ribes multiflorum (Ribes multifloro.)

GROSSULARIACEAE - Ribes multiflorum Kit. ex Roem. et Schult.

Nome volgare: ribes multifloro.

Biologia: nanofanerofita decidua, con antesi tra aprile e luglio e fruttificazione da agosto ad ottobre. È o meglio è stata pianta di interesse alimentare per i frutti eduli.

Distribuzione: orofita NE-Mediterranea, è presente in maniera discontinua e con ridotta frequenza lungo l’Appennino centro-meridionale ed in Sardegna. In Basilicata è segnalata in poche località montane dell’Appennino centro-settentrionale. Aggiungere notazioni per il SIC

Ecologia: specie mesofila, tollera l’ombreggiamento, vegeta nel piano montano, da 1000 m sino a 1800 m, in stazioni fresche, nelle schiarite o al margine delle formazioni boschive.

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: 6210(*) - Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee) (habitat prioritario); 91M0 - Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere; 9210* - Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex (habitat prioritario).

Minacce: riduzione o degradazione degli habitat di pertinenza, danneggiamento o eliminazione in occasione delle ripuliture del sottobosco e/o delle utilizzazioni forestali.

Livello di minaccia nel SIC: medio (a breve-medio termine).

Conservazione e protezione: questa specie a livello regionale è da ritenersi certamente rara. È contemplata nelle Liste Rosse Regionali delle Piante d’Italia, nella limitrofa Calabria, nella categoria delle specie vulnerabili (VU).



Quercus petraea (Matt.) Liebl (Rovere)

Nome scientifico: fam. FAGACEAE Quercus petraea (Mattuschka) Lieblein

Nome volgare: rovere

Biologia: Emicriptofite rosulate. Fiorisce tra febbraio e maggio

Distribuzione: Europa occidentale e centromeridionale su suoli pietrosi e ben drenati delle zone collinari e montane fino ai 1500-1800 metri di quota, ad est raggiunge una linea che collega Danzica e le foci del Danubio, a nord raggiunge la parte meridionale della penisola scandinava, la Gran Bretagna, l'Irlanda, la Danimarca, costeggia a ovest l'Atlantico, raggiunge i Pirenei e in Spagna la Cordollera Cantabrica e Sierra de Guadarrama, si trova sull'arco alpino, a sud si trova in Corsica e in quasi tutta la penisola balcanica, ma rara in Grecia, raggiunge il Caucaso nella zona pontica, l'Anatolia e sulle montagne della Turchia meridionale. In Italia la Rovere si trova sulle Alpi e sugli Appennini in stazioni a clima temperato e su terreni asciutti, assente in Sardegna. In Basilicata è presente sull’Appennino lucano, sul M. Vulture e sul Pollino (Fascetti et al., 2006

Ecologia: specie tendenzialmente oceanica e perciò ama l'umidità atmosferica elevata per tutto l'anno con piovosità ben distribuita specialmente nella stagione vegetativa, resiste molto bene alle basse temperature. La specie viene definita "acidoclina" cioè che tende a svilupparsi su terreni tendenzialmente acidi, ma e specie frugale e accetta anche suoli debolmente calcarei; all'interno del suo areale è specie leggermente sciafila e i semenzali preferiscono nei primi anni, una ombreggiatura intorno al 50%.

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: Codice Corine biotopes  41.75 - Southern Quercus cerris-Q. frainetto woods (Melitto-Quercion frainetto) specie caratterizzante Habitat 91M0: Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere; 41.182 Campano-Lucanian beech forests sopecie di pregio dell’Habitat 9210*: Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex.

Minacce: a causa dell'intenso sfruttamento subito nei secoli a causa della bontà del suo legno, ma anche perchè la Rovere occupava terreni fertili adatti all'agricoltura (vigneti, castagneti da frutto), i querceti a Rovere sono molto ridotti. Attualmente la specie è minacciata da tagli selvicolturali inappropriati.

Livello di minaccia nel SIC: alto

Conservazione e protezione: risulta endemica per l’Italia meridionale; è una specie rara e  vulnerabile ai tagli boschivi. Specie a protezione limitata in Basilicata (DPRG 55/2005- Art. 3).

Sarebbe auspicabile favorire l’evoluzione dei soprassuoli boschivi  verso gli stadi più maturi della successione vegetazionale laddove la struttura e la composizione del bosco, nonché le caratteristiche morfologiche del sito lo richiedano ed un miglioramento delle conoscenze sugli aspetti naturalistici attraverso la divulgazione ed il coinvolgimento degli attori locali.