Specie



Gruppo: Piante

Taxus baccata L. (Tasso)

TAXACEAETaxus baccata L.

Biologia: fanerofita arborea sempreverde, a lento accrescimento, molto longeva, dioica, con sporofilli tra febbraio e maggio. Il seme che matura nell’anno è rivestito da un involucro carnoso rosso a maturità (arillo). L’arillo è edule ed appetito dagli uccelli e da altri vertebrati, mentre il seme è altamente tossico, per la presenza di cianuro, così come venefiche sono le altri parti della pianta.

Distribuzione: è la specie legnosa a distribuzione più ampia in Europa con diffusione anche in Caucaso e Nord Africa, ma con frequenza ridottissima. È un relitto della flora subtropicale a laurifille dell’era Terziaria, sopravvissuto nell’area mediterranea alle glaciazioni dell’Olocene. Presente in regione in maniera sporadica e frammentaria, è segnalato in varie località montane e, verosimilmente, doveva essere più diffuso in epoche passate, come testimoniato dalla ricorrenza del nome tasso nella toponomastica locale. La tossicità del fogliame lo ha preservato da danni conseguenti al morso degli animali, ma al contempo lo ha esposto ad una eliminazione selettiva da parte dell’uomo. È considerata come una specie in regressione perlomeno in ambiente mediterraneo e sul declino del tasso influiscono la natura dioica della specie, la lentezza del suo sviluppo e l’estrema durezza del seme che per poter germinare necessita di essere ingerito da animali frugivori. Aggiungere notazioni per il SIC

Ecologia: igrofilo, marcatamente sciafilo anche se riesce vegetare in piena luce. Predilige ambienti litoidi costituiti da affioramenti o emergenze rocciose di natura calcarea. Si rinviene in maniera sporadica nel piano dominato delle faggete termofile.

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: 9210* - Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex” (habitat prioritario).

Minacce: taglio anche a causa dell’elevato pregio del legname, eliminazione selettiva a causa della tossicità delle sue parti, modificazione delle condizioni microclimatiche degli habitat elettivi a seguito di ceduazioni e diradamenti boschivi.

Livello di minaccia nel SIC: molto alto (a breve-medio termine), anche a causa dell’esiguità del popolamento e della giovane età dei pochi individui rinvenuti.

Conservazione e protezione: è inserita tra le entità segnalate per la Basilicata nelle Liste Rosse Regionali delle Piante d’Italia, nella categoria a basso rischio (LR). È specie protetta della flora lucana ai sensi del DPGR 55/2005 ed inserita nel novero delle specie a protezione assoluta.



Tilia platyphyllos Scop. (Tiglio nostrano)

MALVACEAETilia platyphyllos Scop.

Nome volgare: tiglio nostrano.

Biologia: fanerofita arborea caducifoglia, molto longeva, fiorisce tra maggio e giugno con piena maturazione dei frutti tra settembre ed ottobre.

Distribuzione: europeo-caucasica, dalla Francia fino al Caucaso e dalla penisola italiana fino alla Scandinavia meridionale. In Italia è presente, anche se con ridotta frequenza, in tutte le regioni, tranne la Sardegna dove è avventizia. Secondo la Check-list di Conti et al., 2005, è assente anche in Molise e Trentino-Alto-Adige. In Basilicata è stata segnalata in poche località nemorali. La rarefazione di questo tiglio e delle specie congeneri è certamente imputabile all’intervento antropico che ha favorito specie più rustiche. Aggiungere notazioni per il SIC

Ecologia: mesofilo nei riguardi della luce e della temperatura, predilige suoli profondi, freschi, dotati in sostanza organica, ben drenati; predilige i terreni a reazione neutra. Ha discreta capacità di ricaccio ed è specie poco socievole, crescendo allo stato isolato o con piccoli gruppi all’interno di formazioni mesofile di latifoglie decidue e/o di conifere del piano montano sino a 1600 metri di altitudine. È sovente confinato nelle stazioni di forra.

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: 9180* - Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion (habitat prioritario); 9220* - Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis (habitat prioritario).

Minacce: ceduazioni, prelievi imputabili all’elevato pregio del legname, degradazione delle condizioni ecologiche degli habitat di pertinenza a seguito di diradamenti boschivi con evoluzione in senso xerico della vegetazione.

Livello di minaccia nel SIC: molto alto (a breve-medio termine) a causa della rarefazione della specie.

Conservazione e protezione: è specie protetta della flora lucana ai sensi del DPGR 55/2005 ed inserita nel novero delle specie a protezione limitata speciale. È contemplata nella Liste Rosse Regionali delle Piante d’Italia, nella limitrofa Calabria, nella categoria delle specie minacciate vulnerabili (VU).