Nome scientifico: Emys orbicularis (Linnaeus, 1758) - Reptilia, Chelonii, Emydidae.
Nome volgare: Testuggine palustre europea
Biologia: il periodo di attività varia a seconda delle andamento climatico. Generalmente l’attività comincia in marzo e si protrae fino a tutta l’estate e l’autunno. In ambiente particolarmente caldi dell’Italia meridionale, se frequenta raccolte d’acqua temporanee, esistono due periodi di latenza, uno invernale ed uno estivo. La riproduzione avviene una o due volte l’anno (in alcune popolazioni dell’Italia meridionale) con la deposizione di 3-9 uova in nidi scavati fino a 1000 metri (ma generalmente entro 100 m) di distanza dalla raccolta d’acqua frequentata.
Distribuzione: la specie è diffusa dal Nord Africa all’Europa centrale e meridionale sino a Danimarca, Polonia e Lituania; da ovest verso est dal Portogallo al Lago d’Aral. Emys orbicularis è diffusa in tutta Italia (incluse Sardegna; le popolazioni Siciliane sono state recentemente ascritte ad una nuova specie: Emys trinacris), soprattutto lungo le aree costiere e pianeggianti ma anche in montagna. In base ai dati ufficiali la specie in Basilicata, dove raggiunge il suo limite altitudinale (1540 m slm, zona del Pollino lucano), risulta estremamente localizzata e rara ma tale dato scaturisce da difetto di ricerca. Distribuzione nel SIC qui
Habitat: Gli habitat acquatici prediletti dalla specie sono riconducibili a due tipi: acque lentiche costituite da stagni, paludi, acquitrini, cave dismesse allagate e laghi bassi e acque lotiche a corso estremamente lento con flusso laminare, come canali di bonifica e di irrigazione, in entrambi i casi possibilmente con vegetazione ripariale. Frequentano sia zone boscate che aperte.
Alimentazione: Emys orbicularis ha una dieta prettamente carnivora costituita da molluschi, crostacei e insetti (nonché loro uova e larve) e, raramente, da piccoli vertebrati acquatici (anfibi e pesci), che integra con minimi apporti vegetali (alghe).
Consistenza delle popolazioni: Non esistono dati tali poter stabilire la consistenza delle popolazioni in Italia se non su scala locale. Non esistono dati demografici noti per il SIC.
Minacce: Alterazione, inquinamento frammentazione e distruzione dell’habitat, sia acquatico che terrestre circostante. Il prelievo in natura da piccole popolazioni potrebbe influire su cali demografici. Traffico stradale.
Livello di minaccia nel SIC: da compilare
Conservazione e Protezione: è una specie “protetta” sia dalle direttiva comunitarie (allegato II e IV dir. 92/43/CEE) che da altre convenzioni internazionali (Berna, Allegato 2). Nella categorie di minaccia di estinzione previste dalla IUCN è considerata quasi in pericolo (inserita nel livello Near Threatened).