Nome volgare: Calandra
Nome scientifico: Melanocorypha calandra (Linnaeus, 1766) (Ordine: Passeriformes, Famiglia: Alaudidae).
Biologia: si tratta dell’Alaudidae di maggiori dimensioni, tra quelli nidificanti in Italia. Possiede corporatura robusta, becco massiccio e conico, coda corta e ali larghe e lunghe. La pagina inferiore dell’ala si presenta di colore nero intenso, che risalta in volo canoro sulla colorazione generale brunastra. Si riproduce sul terreno tra l’erba alta, adattando una fossetta già esistente. Specie migratrice a corto raggio, sverna prevalentemente in Africa settentrionale, Vicino Oriente e Sicilia. Le popolazioni meridionali sono parzialmente sedentarie.
Distribuzione: specie politipica a distribuzione mediterraneo-turanica; in Europa, l’areale si stende dalla Russia meridionale alla Penisola iberica (dove risiedono le popolazioni più numerose), attraverso i paesi mediterranei. In Italia è parzialmente sedentaria e nidificante in Sardegna, Sicilia, Puglia e Basilicata. Più scarsa e localizzata in Lazio e Calabria. In Basilicata la specie è diffusa quasi esclusivamente nel settore orientale, dove raggiunge localmente elevate densità, come ad esempio nel Melfese-Alto Bradano e sulla Murgia Materana. Presenze più sporadiche si rinvengono nel tricaricese, nella valle del Torrente Bilioso.
Habitat: specie propria di climi caldi e secchi, nidifica in ambienti aperti pianeggianti, o basso collinari, erbacei o steppici (incolti, garighe, pascoli e zone parzialmente coltivate a cereali). Più diffusa al di sotto dei 500 m di quota, ma in Sicilia è stata osservata fino ad oltre 1000 m. In Basilicata la sua presenza si associa tipicamente alle aree dominate dalla pseudo steppa mediterranea (ad es. Murgia materana) o in aree coltivate a cereali (grano), situazione questa diffusa nell’alto Bradano. Sembra dunque legata all’Habitat 6220: Percorsi sub steppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea”
Alimentazione: si nutre prevalentemente di vegetali che raccoglie sul terreno.
Consistenza delle popolazioni: la popolazione europea è considerata in decremento in alcune regioni, tendenzialmente stabile in altre.. La popolazione italiana, stimata in 6.000-12.000 coppie nidificanti, mostra una marcata tendenza al decremento numerico e spaziale, in particolare nei settori settentrionali dell’areale e in Sicilia. In Basilicata nidifica nelle aree della Murgia materana e dell’Alto Bradano. La popolazione mostra un’apparente stabilità; non sono, tuttavia, disponibili studi ad hoc su consistenza e tendenze dinamiche della popolazione regionale..
Minacce: trasformazioni ambientali per bonifiche agricole (spietramento); meccanizzazione agricola e modificazione dei sistemi tradizionali di conduzione; uso di diserbanti e pesticidi; eccessivo pascolamento in periodo riproduttivo; uccisioni illegali.
Conservazione e Protezione: All. I Dir. Uccelli; SPEC 3; Berna All. III; Lista Rossa Nazionale; La specie non è inserita tra quelle cacciabili nella legislazione che regola l’attività venatoria e tutelano la fauna selvatica (Legge Nazionale n. 157/1992)
Bibliografia consultata:
BRICHETTI P., FRACASSO G., 2007 – Ornitologia Italiana. Identificazione, distribuzione, consistenza e movimento degli uccelli italiani. 4 Apodidae - Prunellidae. Oasi Alberto Perdisa Editore, Bologna.
CRAMP S. (ed.), 1988 – Handbook of the birds of Europe, the Middle East and North Africa, The Birds of the Western Palearctic. Vol. 5, Oxford University Press, Oxford.
FULCO E., COPPOLA C., PALUMBO G., VISCEGLIA M., 2008 – Check-list degli Uccelli della Basilicata, aggiornata al 31 maggio 2008. Rivista Italiana di Ornitologia, 78: 13-27.
HAGEMEJIER J.M. & BLAIR M.J., (Eds.) 1997 – The EBCC Atlas of European Breeding Birds: their distribution and abundance. T. & A.D. Poyser, London.
Autori: Egidio Fulco, Caterina V. Coppola