Percentuale di copertura: 11% del Sic.
Descrizione: boschi mediterranei e submediterranei adriatici e tirrenici a dominanza di specie del genere Quercus (Q. virgiliana, Q. dalechampii, Q. pubescens) e Fraxinus ornus, indifferenti edafici, termofili e spesso in posizione edafo-xerofila, tipici della penisola italiana ma affini con quelli balcanici. La loro distribuzione interessa prevalentemente le aree costiere, subcostiere e preappenniniche, ma si rinvengono anche nelle conche infraappenniniche. I boschi appartenenti all’habitat 91AA vengono inquadrati nelle alleanze Carpinion orientalis e Pino calabricae-Quercion congestae (ordine Quercetalia pubescenti-petraeae, classe Querco-Fagetea).
Nella Murgia S. Lorenzo l'habitat è presente su entrambi i versanti dell'Agri e soprattutto nel settore centrale del SIC, mostrando tuttavia una certa compenetrazione con l'habitat 9340 ‘Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia‘; una più netta separazione fra i due è evidente nei settori caratterizzati da una minore acclività dove le comunità inquadrabili nell'habitat 91AA diventano più competitive rispetto a quelle dominate da Quercus ilex.
Specie guida: Quercus pubescens, Fraxinus ornus, Carpinus orientalis, Ostrya carpinifolia, Coronilla emerus, Asparagus acutifolius, Cornus sanguinea, Crataegus monogyna, Epipactis helleborinae, Hedera helix, Rubia peregrina, Smilax aspera, Viola alba.
Distribuzione: l’habitat è distribuito in tutta la penisola italiana, dalle regioni settentrionali a quelle meridionali, compresa la Sicilia, ed è piuttosto frequente anche nel territorio della Basilicata.
Nella Murgia S. Lorenzo l'habitat 91A0 è presente su entrambi i versanti dell'Agri e soprattutto nel settore centrale del SIC.
Esigenze ecologiche: aree costiere, subcostiere e preappenniniche, dalla regione mediterranea a quella continentale, su substrati di differente natura.
Conservazione e protezione: l'habitat non era riportato nel formulario aggiornato al 2003 ed è quindi di nuova segnalazione per il SIC Murgia S. Lorenzo: non è possibile, di conseguenza, calcolare variazioni di estensione rispetto al passato. La superficie attualmente occupata, comunque non è presumibilmente variata negli ultimi anni mentre si è sicuramente contratta su archi temporali più lunghi, in quanto le superfici del SIC in cui c'è potenzialità per tali boschi - cioè le aree pianeggianti o poco acclivi con suoli profondi - sono state in passato le più utilizzate per essere messe a coltura. Pertanto, i settori attualmente occupati da tale habitat rappresentano solo una piccola porzione di quella occupata potenzialmente in passato. A testimonianza di ciò si può infatti constatare che i lembi di boscaglie residuali che si rinvengono in ambito agricolo sono soprattutto a dominanza di Quercus pubescens s.l.. I boschi riconducibili all'habitat 91AA attualmente presenti nel SIC risultano di conseguenza estremamente importanti per il loro valore documentario e quindi particolarmente meritevoli di attenzione.
Lo stato di conservazione di tale habitat nell'area in esame può essere mediamente giudicato buono.
Criticità e minacce: in linea generale le fitocenosi riconducibili a tale habitat sono minacciate da incendi oltre che dalla ceduazione per ricavare legna da ardere notoriamente di ottima qualità. Nel territorio del SIC Murgia S. Lorenzo, inoltre, diverse parcelle di tale habitat sono collocate in prossimità di aree agricole e ciò le espone maggiormente al rischio di incendio e/o di ulteriore sfuttamento.
Azioni utili per la conservazione: prevedere efficaci piani antincendio e controlli mirati tesi a prevenire tagli di rapina degli individui più annosi. Limitare ed in alcuni casi vietare la ceduazione ed anche il pascolo. Prevedere l'abbandono dell'uso agricolo di superfici adiacenti agli attuali nuclei di tale habitat, e soprattutto nei settori in cui risulta più frammentato, per favorirne l'espansione.
In linea generale l’orientamento colturale più corretto è il controllo dell’evoluzione naturale delle fitocenosi riconducibili a tale habitat.