Percentuale di copertura: 1%
Descrizione: L’habitat in Italia si trova lungo le coste basse, sabbiose e risulta spesso sporadico e frammentario, a causa dell’antropizzazione sia legata alla gestione del sistema dunale a scopi balneari che per la realizzazione di infrastrutture portuali e urbane. L’habitat è determinato dalle piante psammofile perenni, di tipo geofitico ed emicriptofitico che danno origine alla costituzione dei primi cumuli sabbiosi: “dune embrionali”. Le comunità lucane sono state riferite alle seguenti associazioni Echinophoro spinosae-Elymetum farcti Géhu 1988 e Sporoboletum arenarii Arenes 1924.
Specie guida: Agropyron junceum, Medicago marina, Eryngium maritimum, Echinophora spinosa, Calystegia soldanella
Distribuzione: in Europa è diffuso lungo le coste del Mediterraneo e dell’Atlantico. in Italia l’habitat è potenzialmente presente lungo tutte le coste sabbiose italiane.
Nel SIC Bosco Pantano – Foce Sinni e negli altri sic costieri lucani il cordone dunale non è sempre continuo e ben sviluppato. Lo spianamento della duna provoca una caoticizzazione della serie psammofila, mescolando elementi tipici delle dune embrionali con quelli degli aspetti più consolidati. Per questa ragione è difficile una valutazione precisa dell’estensione e della distribuzione dell’habitat specifico.
Esigenze ecologiche: Habitat tipico delle dune embrionali sottoposte all’azione modellatrice del vento e delle mareggiate. La specie maggiormente edificatrice è Agropyron junceum ssp. mediterraneum (= Elymus farctus ssp. farctus; = Elytrigia juncea), graminacea rizomatosa che riesce ad accrescere il proprio rizoma sia in direzione orizzontale che verticale costituendo così, insieme alle radici, un fitto reticolo che ingloba le particelle sabbiose.
Conservazione e protezione
In genere il passaggio di mezzi meccanici e l’accumulo di rifiuti causano un notevole degrado di questo tipo di vegetazione. L’habitat è estremamente frammentato e tende a degenerare verso forme ruderalizzate tipiche degli incolti aridi sabbiosi. Nel SIC Bosco pantano_Foce Sinni lo stato di conservazione è migliore non essendoci interventi di pulizia e lavorazione della spiaggia. Tuttavia alcuni interventi di ricostruzione del cordone dunale per contrastare l’erosione marina non hanno avuto successo.
Criticità e minacce: In generale le principali minacce sono rappresentate dallo sfruttamento della spiaggia a scopo turistico-ricreativo e dall’erosione. Nel caso specifico del SIC Bosco Pantano-Foce Sinni la pressione antropica è piuttosto ridotta, rispetto alla situazione del resto della costa lucana.
900 Erosione
790 Altre attività umane inquinanti
Azioni utili per la conservazione:
L’unica azione veramente efficace per evitare la degradazione del cordone dunale è quella di ripristinare i normali regimi idrici dei fiumi in modo da ridurre il fenomeno erosivo.
Altre azioni specifiche possono essere avviate tenendo però conto dell’inevitabile dinamismo e arretramento della linea di costa, fra queste si propone:
-individuazione e delimitazione di percorsi obbligati (anche per mezzo di passerelle sopraelevate) l’accesso alla spiaggia per ridurre l’effetto del calpestio.