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La rete in Basilicata

Siti di interesse comunitario


Siti di interesse comunitario



 


Habitat: Fiumi mediterranei a flusso permanente con vegetazione dell’alleanza Paspalo-Agrostidion e con filari ripari di Salix e Populus alba.  

IT9220055 Bosco Pantano di Policoro e Costa Ionica Foce Sinni

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Il Sito è localizzato nel settore meridionale della Regione Basilicata, vicino al confine con la Calabria (16° 40’ 14’’ E – 40° 09’ 51’’ N); ha un’estensione pari a 1092,47 ettari sviluppata in un contesto planiziale, avente quote variabili tra 0 e 17 m s.l.m. (media: 4 m s.l.m.). La linea costiera che stabilisce il confine del SIC verso il mare si estende per 7,5 Km, secondo la direzione SUDOVEST – NORDEST.



IT9220080 Costa Ionica Foce Agri

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Il sito, ubicato nella provincia di Matera alla foce del fiume Agri sulla costa ionica della Regione Basilicata (Golfo di Taranto), si estende su 845 ha. Il fiume Agri nasce dalle sorgenti del Piano del Lago tra Monte Maruggio e Monte Lama e sfocia nel Mar Jonio nel territorio del comune di Policoro, presentando nel tratto prossimo alla foce un andamento meandriforme. La percentuale delle proprietà pubbliche (Demanio, Esab) sull’intera area del Sic ammonta al 63,42% che scende al 58,3 % per la presenza di particelle catastali in contenzioso tra Demanio e privati. Il territorio del Sic ha un’altitudine media di 2 metri s.l.m. e le coordinate geografiche del centro sono E 16° 43’ 40” e N 40° 12’ 52”.



IT9220095 Costa Ionica Foce Cavone

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Il pSIC “Foce Cavone” comprende un'area umida costiera ricca di habitat diversi che ospita esemplari di uccelli migratori ed estivanti di interesse comunitario. L'area SIC della foce del fiume Cavone presenta popolamenti retrodunali e di acque salmastre particolarmente rappresentativi, ospita biocenosi vegetali di notevole importanza dal punto di vista conservazionistico, come per esempio i popolamenti retrodunali e di acque salmastre (dai densi popolamenti a Juncus maritimus alla vegetazione subnitrofila a Halimione portulacoides che si sviluppa sui substrati limoso-argillosi al margine delle zone depresse occupate dalla vegetazione a Sarcocornia ssp. pl, vegetazione terofitica, alofila e pioniera, che si sviluppa sui substrati sabbioso-limosi ricoperti d'acqua durante l'inverno e che si screpolano nella stagione calda a seguito delle forti evaporazioni).



IT9220090 Costa Ionica Foce Bradano

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L’area SIC Costa Ionica Foce Bradano è occupata in gran parte dal corso terminale del fiume Bradano circondato da terreni che risalgono al Quaternario recente. Si tratta di un tratto costiero geologicamente recente costituito da dune sabbiose basse che si alternano a depressioni umide, corrispondenti ad affioramenti di lenti argillose. Come in tutta la costa ionica lucana sono di grande importanza gli alvei fossili dei fiumi che sboccano nel Mar Ionio.



IT9210265 Valle del Noce

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Il SIC è caratterizzato da una ampia escursione altitudinale, fra fondovalle del Noce, alte e strapiombanti pareti rocciose (di alto interesse per le nidificazioni di rapaci e non solo) e vertici delle stesse sulle quali è indubitabile l’interesse per le rotte migratorie ornitiche



IT9220255 Valle Basento Ferrandina Scalo

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Il Sito, Valle Basento Ferrandina Scalo, ricopre un’area 732,94 ha ed interessa due comuni: Ferrandina e Pomarico. L’area si presenta caratterizzata da una netta distinzione orografica e vegetazionale relativamente alle due sponde del fiume Basento. La parte sinistra del fiume è caratterizzata da un’orografia discontinua, di tipo calanchivo-pianeggiante, dove si evince chiaramente la formazione di zone di accumulo con evidenti nicchie di distacco causate dalle erosioni meteoriche delle argille eoceniche, tipiche della Basilicata. La destra del fiume, invece, si presenta caratterizzata da un’orografia pianeggiante continua.



IT9210142 Lago Pantano di Pignola

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Il Lago Pantano di Pignola si estende su 155ha nei pressi del comune di Potenza, ad una quota media di 762 metri s.l.m. E’ localizzato a circa 10 Km a sud di Potenza in una depressione pedemontana delimitata a nord dalla Serra Stantiere (quota massima 901 m s.l.m.), ad ovest dalle dorsali del rilievo del Petrucco (1096 m s.l.m.), a sud dallo spartiacque che proviene da La Rocca (897 m s.l.m.) e separa la piana del Lago dai Lucchetti e dai Pantani di Pignola e ad est dalla Serra S. Marco (800 m s.l.m.).



IT9220260 Valle Basento Grassano Scalo - Grottole

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Il Sito di Interesse Comunitario Valle Basento Grassano , esteso per 882 ha, è costituito da un tratto del fiume Basento prevalentemente pianeggiante, lungo circa 6.5 km per una ampiezza media di circa 1.2 km. Interessa i comuni di Calciano, Garguso, Grassano e Grottole (in provincia di Matera). In questo tratto l’alveo è di tipo alluvionale a tratti meandriforme. L’andamento del fiume in questa zona è stato modificato da interventi massicci orientati esclusivamente verso la difesa idraulica dei terreni della vallata e delle sue aree più antropizzate, creando delle forzature di regimentazione idraulica con gravi conseguenze sull'ecosistema fluviale e sulla stabilità dei versanti. Il territorio è caratterizzato da ampio greto fluviale, piccole depressioni umide e boschi ripariali, aree calanchive, superfici agricole.



IT9220144 Lago S. Giuliano e Timmari

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Il SIC di S. Giuliano e Timmari è una “zone umide”, cioè un’area in cui le presenze floro – faunistiche sono più strettamente legate alla presenza dell’acqua, e che offre quindi una situazione molto particolare dal punto di vista naturalistico – ambientale. Il SIC si trova in Basilicata, nei comuni di Matera, Miglionico e Grottole, in provincia di Matera e copre un’estensione di 2574 ha (secondo la nuova perimetrazione proposta). Dal punto di vista altimetrico, il territorio varia da 452 m s.l.m., sulla collina di Timmari, a circa 80 m in prossimità dello sbarramento (con una quota media di 150 m). Il lago si presenta come un invaso artificiale creato dallo sbarramento sul fiume Bradano avvenuto tra il 1950 e il 1957 all’interno di una serie di opere programmate dal Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto per l’utilizzo delle acque del fiume Bradano per esigenze agricole e produttive della collina materana. Il lago che si è venuto a formare è lungo circa 10 chilometri e presenta insenature suggestive.



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